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Amare a vista

Mi chiamo Luisa e sono la moglie di Alberto, un padre fantastico, sempre attento alla famiglia, si farebbe in quattro per me e per nostro figlio Simone, spesso lo porta al parco a giocare, non fanno mai lo stesso gioco, vuole insegnargli e mostrargli il più possibile per dargli modo di apprezzare tutto, ma soprattutto di apprezzare lo stare insieme ed il verde che lo circonda; Simone adora andare al parco con il padre, ma ultimamente torna sempre con il broncio, pensavo fosse perché sta crescendo e che queste cose da “padre/figlio” non siano più interessanti, ma invece era tutto il contrario, mi ha detto che stavano diventando noiose perché Alberto lo faceva vincere sempre.

La cosa mi sembrò strana, anche se spesso i bambini si lasciano vincere, Alberto è sempre stato severo ma giusto in questa cosa, non vuole illudere il bambino di poterla avere sempre vinta, così ho chiesto a mio marito come mai avesse cambiato idea ma lui ha negato tutto, dice che è Simone che è diventato molto bravo. La questione per me non era risolta, il mio istinto di madre e donna diceva che qualcosa non andava, ho cominciato a notarli anche quando a casa la sera facevano i compiti o leggevano un fumetto, Simone ha imparato a leggere da poco ed ultimamente Alberto faceva leggere sempre lui, pensavo fosse per farlo migliorare nella lettura ma anche qui qualcosa non andava.

L’altra mattina mentre andavamo a prendere Simone a scuola a momenti non metteva sotto un pedone sulle strisce, andavamo piano e si vedeva benissimo che voleva attraversare, ho pensato che fosse distratto mentre guidava o che stessa guardando dall’altra parte, ma mi è venuto spontaneo dirgli ad alta voce: “ma è possibile che non lo hai visto?” Rimasi a pensare su questa cosa, lui farfugliò in modo vago, ma io cominciai a capire tante cose.

Ormai porto gli occhiali da molto tempo, sono astigmatica ed ogni due anni circa mi cala un po’ la vista, una cosa del tutto normale, ma il cambiamento è talmente graduale che spesso mi ci abituo, se non facessi controlli regolari rischierei di accorgermene troppo tardi, ero certa che anche Alberto aveva qualcosa che non andava agli occhi, si sarebbe spiegato tutto, ma non capivo perché non voleva dirmelo, così gli ho parlato e nel dubbio l’ho convinto a fare una visita.

Andiamo nel mio Centro Ottico di fiducia e gli fanno un controllo della vista: avevo ragione! Mio marito aveva perso un grado all’occhio destro e due al sinistro, ecco perché non vedeva bene la palla arrivare quando giocavano al parco o non riusciva a leggere bene con Simone, ed ecco perché a momenti non metteva sotto un pedone l’altra mattina. Dobbiamo assolutamente farci un paio di occhiali.

Dopo pochi giorni gli occhiali sono pronti e li andiamo a ritirare, Alberto è entusiasta, si guarda allo specchio in continuazione affascinato da come gli sta bene la montatura scelta, le vecchie attività quotidiane che faceva con Simone hanno ripreso quella energia che si stava spegnendo e tutto ed è tornato nella norma, sinceramente sto anche più tranquilla quando è alla guida.

Ieri Simone ci ha detto che quest’anno per natale vorrebbe una consolle, diventa grande ed il mondo del Gaming comincia a prenderlo di più, a quel punto Alberto gli risponde: “Quest’anno sei stato bravissimo, avrai la tua consolle ma prima dobbiamo fare una visita agli occhi, non vorrei che troppo tempo davanti allo schermo ti faccia male” Ovviamente Simone avrebbe accettato anche di farsi torturare per avere la consolle, esulta e corri via felice in camera a giocare con i suoi pupazzi:

“Hey bel fusto… e tu cosa vuoi per Natale? Simone non è l’unico ad essersi comportato bene quest’anno” mi rivolgo a mio marito per fargli capire che anche lui si merita qualcosa per tutto quello che fa tutti i giorni per noi: “Hai già fatto più di quello che potevo desiderare cara, il calare della vista mi aveva tolto gradualmente la bellezza delle cose che mi circondano, ora posso ammirare il parco, mio figlio che si diverte, e soprattutto riesco a vederti nell’anima, attraverso quegli occhi riesco a vedere bene quanto tieni a me, non posso desiderare altro”.

Amare qualcuno significa anche questo, preoccuparsi dell’altro è uno dei gesti d’amore più nobili, dopo quella frase non sono riuscita ad immaginare nulla di più bello per quel natale, ovviamente la Consolle Simone l’ha ricevuta, ed ora sia lui che il padre ci passano parecchio tempo insieme, questo è il mio regalo, vederli felici. Non serve nulla quando si ha la possibilità di vedere certe cose, se ami veramente qualcuno e tieni a lui, non scegliere il solito regalo inutile, per Natale regalagli un occhiale…

Ottica Menichelli

Menichelli in poche parole

Nati nel 1952 come fotografi poi nel 1974 come ottici, abbiamo sempre dato molta importanza al nostro lavoro e ai nostri Clienti facendo quello in cui crediamo con impegno, passione e dedizione.

Ci entusiasma l’Ottica e tutto quello che le ruota intorno, per questo siamo sempre impegnati affinché tutti possano beneficiare delle nostra esperienza, chi per migliorare la propria vista e chi per rinnovare il proprio look.

Anche oggi, dai corsi di aggiornamento alla scelta dei campionari e dei prodotti, tutto è in funzione della nostra Clientela. Vederci bene è molto importante e noi siamo orgogliosi di potervi offrire i nostri servizi e ancora più contenti quando ci dimostrate la vostra riconoscenza.

Ecco perché vogliamo sollecitarvi a dirci la vostra opinione indicendo un piccolo sondaggio dal titolo “Menichelli in poche parole”.

Non vogliamo togliervi troppo tempo, bastano poche righe scritte via mail oppure in privato sulla nostra pagina Facebook.

Fateci sapere liberamente quello che per voi rappresenta il nostro Centro Ottico, giudizi, critiche e suggerimenti ci aiuteranno a migliorare il nostro lavoro e a soddisfare le vostre esigenze.

In attesa di leggere i vostri commenti, vi ricordo che potete passare presso di noi per qualsiasi consulenza o consiglio, saremo lieti di accogliervi.

Chi può aiutarmi se…?

Ottico, optometrista, oculista, oftalmologo, ortottista… Quale differenza c’è fra queste professioni?

Tutti, prima o poi, nel corso della vita hanno la necessità di effettuare un controllo della propria capacità visiva. Presso il nostro centro ottico potrete, gratuitamente, sottoporvi ad uno screening per una corretta misurazione della vista e per ricevere le giuste informazioni e adeguate soluzioni nel caso si riscontrassero delle anomalie. Qualora, invece, fosse necessaria una visita più approfondita, vi sarà consigliato un controllo dal vostro medico specialista, che ha compiti più specifici e al quale un ottico non può sostituirsi. L’oculista, infatti si occupa di patologie oculari e della determinazione di particolari difetti visivi che l’ottico non può correggere. Nel mondo dell’Ottica esistono diverse figure con diversi compiti, vediamo più nel dettaglio le aree di competenza delle varie professioni che interessano la salute dei nostri occhi.

Quali sono le differenze fra queste professioni? Ottico, optometrista, oculista, oftalmologo, ortottista:

Ottico

L’ottico è un tecnico professionista degli occhiali e delle lenti a contatto, si occupa della misurazione della vista per i difetti della miopia e della presbiopia. E’esperto nella centratura e nell’assemblaggio delle lenti sulle montature, profondo conoscitore dei materiali delle lenti, sa consigliare la più adatta per ottenere il miglior risultato sia estetico che funzionale, si accerta che la montatura sia compatibile con la gradazione e la conformazione del viso. Si occupa della rilevazione dei paramentri corneali per una buona riuscita nell’applicazione di lenti a contatto. Per nessuna ragione può effettuare diagnosi di malattie e prescrivere farmaci di nessun tipo. 

Optometrista

L’optometrista è esperto della visione e delle “disfunzioni della funzione visiva, come miopia, presbiopia, astigmatismo, ipermetropia” e non interviene (almeno in Italia) “in caso di vere e proprie malattie oculari”.L’Optometria scaturisce dall’unione di una triade di conoscenze: Ottica (fisica), Fisiologia (biologia, scienze della salute), Percezione (psicologia). Tale triade dipende dalle strutture e funzioni del sistema visivo che intrecciano conoscenze di almeno questi tre ambiti.

Oculista o Oftalmologo

L’oculista è un medico, laureato in medicina e chirurgia, successivamente specializzato in oculistica. Diagnostica e cura le malattie degli occhi, esegue esami della vista ed effettua tutti quegli interventi chirurgici che riguardano l’organo visivo. Prescrive occhiali e lenti a contatto, medicinali, farmaci e colliri.

Ortottista

L’ortottista specializzato tramite un corso universitario triennale, esegue una visita che mira a diagnosticare o escludere la presenza di anomalie a carico dell’apparato neuromuscolare dell’occhio e le alterazioni che da questi derivano. L’ortottica (dal greco “orto”, che significa “dritto” e “optichè” che sta per “atto della visione”) è quindi un ramo molto importante dell’oculistica. L’obiettivo della visita ortottica è diagnosticare la presenza di anomalie a carico dell’apparato neuromuscolare dell’occhio (alterazioni a carico dei muscoli degli occhi, deficit dei nervi che comandano i muscoli degli occhi) e le alterazioni che da questi derivano (visione doppia, confusione, strabismo, ambliopia, anisometropia, paralisi oculari, ecc) e disporre il trattamento adatto al disturbo riscontrato. Attraverso la visita ortottica si può anche monitorare l’eventuale evoluzione di una patologia già diagnosticata.


Che aspettate!!! Approfittate a fare un controllo gratuito!!!

Ottica Menichelli

Come scegliere la montatura giusta per il vostro bambino

Partiamo dal presupposto che l’aspetto estetico della montatura è fondamentale ma è altrettanto importante e non trascurabile la sua funzionalità.

Si può iniziare coinvolgendo il bambino nella scelta del colore in maniera tale che si senta più stimolato ad indossarli per poi trovare la forma più adatta alla conformazione del suo viso.

Determinante è la scelta della misura che dipende dalle dimensioni degli occhi e dalla distanza tra di loro, innanzitutto devono essere comodi, aderenti e calzanti e per nessuna ragione scivolare dal viso. Mai troppo grandi e nemmeno troppo piccoli, ovvero mai più larghi del volto, le aste non devono comprimere le tempie (sarebbero piccoli) ma, devono permettere al bimbo di guardare comodamente in tutte le direzioni.

E’ altamente sconsigliato acquistare occhiali più grandi di quello che occorre pensando di poterli portare per un tempo più lungo.

Il materiale deve essere robusto e resistente. E’ preferibile non utilizzare montature in metallo, perchè questo materiale potrebbe ferire pericolosamente i bambini in caso di urto.

Esistono, invece montature in acetato di cellulosa (estratto dalle fibre del cotone e del legno), grilamid (nylon molto utilizzato per la fabbricazione di occhiali un tecnopolimero a base poliammide), TR90 (composizione di nylon e fibra di carbonio), Ultem (resina termoplastica, leggera e flessibile) tutti materiali consigliati e adatti per questa fascia di età.

Il ponte, ovvero la parte della montatura che poggia sul naso, riveste un ruolo molto importante in quanto rappresenta, insieme alle aste, il punto di contatto dove l’occhiale scarica tutto il peso, ragione per cui, nella scelta, è bene prestare particolare attenzione.

Per i bambini che praticano sport esistono delle soluzioni apposite: occhiali privi di aste, ma con con fasce elastiche da indossare dietro la nuca, muniti di guarnizioni in silicone che attutiscono gli eventuali colpi impedendo di ferirsi.

Per chi pratica il nuoto invece esistono in commercio occhiali graduabili con l’idonea correzione ottica.

Quindi ad ogni bambino e per ogni esigenza si può scegliere tra una vasta gamma di montature: colorate allegre di tendenza, l’importante è seguire sempre i consigli del proprio ottico di fiducia.

Ottica Menichelli

5 motivi per cui non puoi non avere un paio di occhiali da vista di scorta

Che tu sia miope, presbite o ipermetrope, di sicuro non puoi fare a meno di un paio di occhiali da vista. Ecco 5 buone ragioni per cui è meglio averne sempre un altro a disposizione.
Proprio come la ruota di scorta, anche un secondo paio di occhiali da vista può rivelarsi indispensabile in situazioni più o meno d’emergenza. Ecco 5 situazioni tipo:

  1. La rottura improvvisa. Sarà capitato a tutti prima o poi. Per i più fortunati la rottura dell’unico paio di occhiali da vista sarà avvenuta di giorno, magari con un centro ottico ancora aperto, per poter correre subito ai ripari. Ma se così non fosse? Quanto sarebbe comodo un bel paio di occhiali di scorta?
  2. La dimenticanza. Soprattutto per coloro che hanno anche occhiali da sole graduati sarà capitato sicuramente di uscire di casa soltanto con la lente scura lasciando gli occhiali da vista. Cosa fare nel momento in cui ti accorgi che il sole è sparito e ci vorrebbero proprio le lenti più chiare? È in questi casi che un bel paio di occhiali di scorta da tenere sempre pronti nella borsa farebbero assai comodo!
  3. Per chi indossa lenti a contatto. Che tu le indossi tutti i giorni oppure saltuariamente, può succedere di perdere la lente a contatto all’improvviso. Cosa fare in questi casi senza un paio di occhiali con sé?
  4. Alla guida. Che siano gli occhiali o una lente a contatto, in caso di rottura il Codice Della Strada vieta di guidare per ovvie ragioni. Perciò per non “restare a piedi” avere con sé un paio di occhiali di scorta può fare la differenza.
  5. Per avere un secondo look. Chi indossa occhiali ogni giorno sente prima o poi il desiderio di cambiare qualcosa al proprio look. Cosa c’è di meglio di un altro paio di occhiali.


Per il tuo paio di occhiali, che sia l’unico o quello di scorta, recati presso il nostro Centro Ottico. Troverai la miglior qualità al miglior prezzo!